La cosa più stimolante è lo scambio, il dialogo. Penso che si possa riuscire a fare ciò che ci si propone solo insieme agli altri. Il sogno presenta la possibilità di disegnare una storia di riscatto. Non è un caso che i sogni non siano reazionari. Perché nelle persone che si devono arrangiare c’è una forma sconosciuta di inventiva quotidiana operosa e palpitante, e un maggiore tratto avventuroso.
Ogni scelta è costruita su una linea di demarcazione, sull’orizzonte di quello che sei e che stai vivendo, e la tua tensione verso il futuro, il cambiamento, la trasformazione in quello che diventerai. Attingere dalle mani dei sogni che rompono le regole, sfondano le porte e si riversano sulla strada. Come fosse un fiume, danno la possibilità di immaginare e magari creare una realtà diversa.
Quando l’arte diventa insieme, sta salvando qualcosa. E non è l’emozione, la passione, ma il pensiero. Il sogno di uno spazio illimitato dove tutti sono protetti e insieme lasciati liberi di muoversi non può che fallire. Tutto diventerebbe merce. Bisogna mettere i piedi fra le nuvole, camminare in mezzo al vento per evitare la castrazione simbolica del pensiero. L’umano che preannuncia il suo piacere e il singolo che dichiara la scomparsa del piacere sono la stessa persona. Precipitati in un istante che non è né storia né passato. E’ il presente del deep time, il tempo profondo dei geologi, lo strato di roccia primordiale, più antico di quanto si possa misurare eppure a noi contemporaneo.
Il tempo è finito e insieme non ha fine
Per critiche, suggerimenti, domande, scrivi all’indirizzo email info@eritart.com/clone
Il tuo contributo è fondamentale. Accogli questa parola. Sorveglia la dignità umana