… Continuerò, se continuerete. La cultura che dominiamo è legittima, quella che ci domina è criminale. Lei si chiama Erit, e vuole formarsi sul piano intellettuale e morale e acquisire la consapevolezza del ruolo che gli compete nella società. La cultura deve essere rigorosa e severa: il tollerare le ingiustizie che abbiamo il diritto e il dovere di reprimere è sotto-cultura. Non leggo molti libri. L’abuso non mi persuade. Credendo di sapere, ci si crede dispensati dall’apprendere. Troppe teorie servono solo a creare professori presuntuosi. La cultura non è respiro, è azione. Vive nella semplicità dei gesti autentici: essi non sono intriganti, ignorano la ricerca del consenso, sono poco sensibili alle lodi e godono di sé stessi senza sopravvalutarsi. Aspetto le vostre critiche, per scuotermi dal torpore… Viva la fatica contadina. Viva le melanzane alla partigiana… (continua)
