… Che vuoi fare? Sudare. Nel sole, sul mio petto e, al fondo del cuore. Dentro le parole. La mia pelle accoglie le stelle, candore, carattere, colore, colline in fiore. Brivido alato al sapor di cioccolato. Sul far del rumore, un giorno incerto di nuvole e sole. Sorgente motore, con lo sguardo di un altro colore. Per sentire l’energia del sapore. Ore e ore a fare le, more. Pulire senza lucidare, fare ciò che non si può imparare, rallentare senza frenare. Tozzo di pane, chicco di riso senza preavviso, sorriso. Pepe pesto, senza alcun permesso, esco. Fuori dalla matassa di ogni ignobile casta. Impertinente letteratura, pura splende, lettura riscende. In organo di non comando, sonora scia, fantasia. Non si può improvvisare, senza amare. Salita calda di lingue e fuoco. Monta sulla cresta dell’onda, senza la sponda, l’intensità della sfrenata ombra… (continua)
