Il Sogno del giorno: 27 settembre 2021

Mentre cerco il modo di non divenire “maniera” penso che la parola è politica, forse anche suo malgrado. Senza sapere di esserlo. La sua politicità non va ricercata nelle dichiarazioni, nei manifesti, nelle prese di posizione esplicite. La politica deve riuscire a parlare di noi raccontando, in fondo, sempre e solo di sé. Sta nella facilità, nella naturalezza quasi, con cui l’autobiografia diventa biografia collettiva. Nell’immediatezza in cui l’io si fa noi, e diventa esperienza condivisa…

Il pensiero è lì, vivo e pulsante. Come un masso erratico che a volte va in direzione diversa rispetto a quello che avresti immaginato. Spesso ti sfugge. Non si è sciolto nei luoghi comuni. Non si è illanguidito nella retorica del modello vincente. Per questo non piace ai pontefici della cultura nazionale. Non riescono a renderlo definitivamente inoffensivo e commestibile. Mi capita di annoiarmi spesso ed essere circondato da un pubblico entusiasta…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *