Erit eresia.
Siamo scivolati in uno stato di adamitica frustrazione sociale e politica. Un sentimento di impotenza generalizzato e inesorabile. Dal putrido stagno della “fine del discorso”, all’ iperbolico e devoto regno dell’ultima parola.
Si può dire e fare qualcosa senza riserve, per il nostro consorzio umano?
La risposta è un riflesso, come l’orgasmo. Se penetri bene la mente, vien da sé.