Erit normalità.
E’ la trama del ragno che ci osserva senza divorarci. Parola curva, intrappolata nei labirinti del denaro, aggrappata alle ricchezze, devota alle ossessioni. Annichilimento senza lamento, che via via si traduce in pandemia. Da chi mi vuole assassinare, non voglio tornare. Non omnis moriar, Creonte. Né asservita, né assorbita.
Andrò a vagabondare vicino a Saturno, dove la terra gira più lentamente. La solitudine è un bel posto dove trovarsi insieme. Per amare la normalità, è necessario vederla da lontano. Ti va di salire?