Il Sogno del giorno: 21 Settembre 2021

TU SARAI AMATO IL GIORNO IN CUI POTRAI MOSTRARE LA TUA DEBOLEZZA SENZA CHE L’ALTRO SE NE SERVA PER AFFERMARE LA SUA FORZA  – CESARE PAVESE –

Baudrillard scriveva: “Una società funziona grazie ai suoi vizi, o anche, in misura minore, ai suoi squilibri: non, quindi, in virtù delle sue qualità positive, bensì di quelle negative”. E’ lì che occorre andare a mettere il naso per tentare di comprendere la realtà che ci circonda. Tutto ciò che il pubblico conosce, così come le sue opinioni, derivano dai media…

Un luogo in cui la messinscena della realtà è concreta quanto la realtà stessa, impone il tentativo di ribaltare il proprio sguardo: partendo dall’esperienza e approdando alla visione di essa…

Contro una contemporaneità dominata dall’intrattenimento, assediata da bisogni indotti, che approfitta della potenza del nostro spirito di adattamento per farci apparire plausibile, o normale, ciò che normale non dovrebbe essere. Per il Sogno come strumento di protesta contro il consumismo, come voce povera ma forte per la trasformazione del presente…

Risulta difficilissimo intraprendere questo percorso, farlo vivere e funzionare. Anche perché quello che eritArt immagina è un cammino dinamico e straordinariamente mutevole, che interagisce con la società e gli individui…

Formare un universo partecipato, con una sua dialettica interna e una sua autonomia. Non animato da una logica settaria assorbita da tematiche specifiche: l’arte, l’ambiente, la pace, eccetera. Ma un tentativo unitario che possa produrre una visione globale… 

E’ per questo che abbiamo innanzitutto un grande bisogno di aumentare il numero delle persone che si riconoscano in questo progetto. Perché solo in questo modo sarà possibile contrastare e neutralizzare vecchi modi di stare insieme e le solite strategie legate al mercato…

Senz’altro, eritArt è al momento un piccolo embrione. Si pone degli obiettivi ambiziosi, ma è anche consapevole di quelle che sono attualmente le sue forze, decisamente modeste. L’obiettivo è però quello di creare uno sciame di sognatori che sostituisca all’individualità la comunità e che sia  in grado di incidere sul reale…

Tuttavia, va detto onestamente che, ad oggi, siamo lontanissimi da tutto questo. A fine di Novembre scadranno tutte le licenze. E non ci sono le risorse economiche per continuare. Ma questo sogno è ostinato. Nel battersi c’è anche la vittoria. Il tempo è finito e insieme non ha fine…

L A S C I A L A T U A M A I L

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