A tutte, a tutti, questa e quell’altra mano riunite tornano a comportarsi. Scavano notti, penetrano pietre, valicano silenzi. Seminano azioni che s’alzano in piedi e fan battere i cuori. Di distanza in distanza, di ora in ora. Stellata invasione di disordinati brividi, e leggiadre e fuggenti traiettorie. Manto nudo, cristallino e immoto transito vigile, lampeggia in tremula gemma che dirama la curvatura del presente.
Spogliati fuori, vestiti dentro.