Il Sogno del giorno: 19 Dicembre 2021

Il dubbio della domenica: e-Book?

La maggior parte delle persone non legge in modo efficace. Legge per avere l’impressione di fare qualcosa. Per sentirsi meglio con se stessa. E non per riuscire a fare bene le cose. Per avere ogni giorno l’impressione di portare a termine il suo compito. L’autoinganno quotidiano ci è di grande aiuto. Nel fare come nel lavorare.  Sto lavorando bene. Sono sulla strada giusta. È questo mantra a farci alzare dal letto la mattina e trascinarci al lavoro…

Il peggior nemico del desiderio è un giorno trascorso senza desiderare.  Non uno in cui si è desiderato troppo. Se riesco a scrivere una pagina al giorno, avrò scritto un libro in un anno. La continuità sposta la notte e rende credibile il giorno. Ho letto che pochi scrittori mostrano la loro prima stesura. Hanno timore che non venga apprezzata. Più a lungo uno scrittore ha lavorato su un’opera, meno è disposto ad avere un riscontro. Esiste una modalità di osservazione e una modalità di partecipazione. Abbiamo paura che le critiche possano vanificare i nostri sforzi… 

Quando ci impegniamo a fondo mettiamo il nostro ego a rischio. Più è alta la posta in gioco più ci sentiamo sotto  pressione. Meglio adottare l’alibi dell’autoinganno. Il libro non è poi tanto importante. L’autodeterminazione di eritArt può attendere. Quella mia, anche. Alla fin fine, il mio e-Book, in quanti lo comprerebbero? Meglio non rischiare. Ogni giorno smetto di parlare poco prima di aver detto tutto. E faccio del mio scrivere un piacere colpevole. Non una necessità. Va bene, ci penso ancora un po’. Ho riempito la mia casa di libri solo per sembrare più intelligente. Del mio e-Book non c’è traccia. Solo orme. Scrivo benissimo, ma solo di notte. Mentre dormo… 

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