… Vivere “al passo coi tempi” è vivere un giorno in ritardo…
Oggi in ogni professione la gente pensa a come rappresentarla, piuttosto che a come farla. Conta come ti presenti. Devi risultare simpatico, avere la battuta pronta, parlare bene, andare alla cena giusta. Quando parlava Garibaldi ridevano tutti perché faceva degli svarioni grammaticali. Cavour era balbuziente e dislessico. Manzoni in preda a continui attacchi di panico. Mazzini era pieno di problemi… Eppure si studiano ancora oggi. Perché erano bravi e riuscivano nel loro lavoro, non perché “ci sapevano fare”…
Scrivere ti permette di essere tante cose. Sia a livello professionale che umano. Non sopporto la gente che ti schiaccia in una definizione. Perché la definizione annulla la complessità dell’essere umano. Ogni persona è come una parola che bolle, non ha un solo senso. E per comprendere le sue affermazioni è necessario cogliere anche ciò che non è scritto o non viene detto…
Le cose non sono come appaiono. Tranne una consulenza tecnica in questo Universo dei Sogni tutti stanno lavorando gratuitamente. Da circa dieci mesi. E non svolgono un altro lavoro. Vien da sé che così non si può andare avanti. Voglio ringraziare le persone che hanno lasciato la propria mail. Siete il possibile, ma valete più dell’impossibile. Se puoi compiere determinate azioni è perché hai intorno una comunità di persone che ti permettono di farlo. Ma sono i sostenitori, non i lettori, che rendono possibile questo…