L’universo soffia sulla folla. Nel conforme cerchio perfetto. Nascosto dal continuo e cocente esilio quotidiano. Tra i rifiuti della corruzione. Sotto le macerie della giustizia. Nelle reti della massa. Nella piazza del profitto. Pulsa un popolo. Che non crede più di esistere. Le sue labbra sono pianeti. Cammina come le comete. E’ questo l’universo. L’universo del popolo assente. Ecco qui, la meraviglia dei passi impossibili. Non dobbiamo volere. Dobbiamo potere. Essere insieme. Divenire a volte asteroidi, altre volte fuochi. Aprire il cielo. Parola madre e maestra. Il sogno è un atto pubblico. La felicità un bene collettivo. Affàcciati alla sua chioma. Tocca i suoi raggi. Ospita il suo frutto. Propaga la sua luce. Ogni giorno un sogno. Fatto di tutti i desideri dimenticati. I nostri desideri. Accogli questo universo. Partecipa a questo canto. Prendi la tua posizione. Cavalca le notti avverse. Sorveglia la dignità umana.