Erit ancora.
Tutto quello che dici è stato già detto da altre persone. Tutto quello che fai è stato già fatto da altre persone. E tutte le parti che reciti sono state già recitate da altre persone. Se considerassi queste cose, forse ti renderesti conto che…
Erit non è nient’altro che una disposizione dell’animo, una dimensione nascosta che vive in ogni istante, nel bel mezzo delle cose. Un contenuto che perde di riferimento per riacquistare il riferimento. Nel processo circolare dove tutto si trasforma, siamo attratti indietro e spinti in avanti. Perdersi è un modo rischioso per ritrovarsi, ascoltare il richiamo della felicità e poterla respirare…
Giammai che non sia mai. Continuità e ripetizione sono più efficaci se limitate al tempo “presente”. “Ancora” ha più forza di un “sempre”. Pensaci.
Il tuo contributo è fondamentale. Accogli questa parola. Sorveglia la dignità umana
