L’arte e la vita sono una cosa sola. Non crediate che sia vanitoso o che voglia dare lezioni. Io credo che viviamo tutti la stessa esistenza con significati diversi. Reputo che ognuno di noi abbia un valore incalcolabile. Ma non ne abbiamo consapevolezza. Siamo pieni di pregiudizi che arrivano dalla notte dei tempi. Preconcetti sociali, morali, religiosi, che incatenano la coscienza libera come in una gabbia…
Io sono come sono e gli altri sono liberi di essere come sono. Ritengo che non si possiede mai nulla completamente. So che siamo tutti collegati, che siamo una collettività. Siamo individui nel senso che siamo una parte del totale. Non siamo l’eroe americano che, in solitudine, cambia il mondo. Siamo la parte del tutto. Quando comprendo questo, mi rendo anche conto che sono costituito da un ego artificiale, creato dalla famiglia, dalla società, dalla cultura. E da un essere essenziale, autentico, che sono io. Di solito seguo l’ego. Al contrario, bisogna fare in modo che l’ego ci segua. Tu avanzi con la tua verità e l’ego ti viene dietro. E a quel punto imparare a vivere con gli altri è più semplice. Cominci a sentirli, e magari, anche a riconoscerli…
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