Cammina fiera sulla duna immaginaria del mio sentire. Tatuata sopra i silenzi. Nel ventre del mio animo. La sfioro con delicatezza. Ne ammiro la sorpresa mentre comincia a tracciare queste righe di voglia. Resto in equilibrio sulla partecipazione finché non diventi volontà. Prolungo l’attesa ancora per un po’ prima della manifestazione dell’istinto. Aspetto che il fatto si sia compiuto per fissare un valore. Quando la nota di ciascuna lettera diventa un ritmo naturale, il pensiero raggiunge la sua indipendenza. Non nutro alcuna aspettativa. L’armonia esce fuori dalle linee fluida, rapita da una creatività che arriva fino al punto dove sono capace di fermarmi. Rileggo. Raggiungo il passato, l’equilibrio presente, e raramente il breve attimo di immobilità futura. Il bianco e il nero convivono bene. La parola trova il suo posto nell’aria mentre l’aria prende il suo posto nella parola. E respirano insieme…
Il tuo contributo è fondamentale. Accogli questa parola. Sorveglia la dignità umana