Presenza. Ci vorrebbero natiche smisurate, traboccanti, mesmeriche. Capaci di imprimere un’accelerazione fantasmagorica al turbinio del libero scambio. Un campionario di concretezza, per assaporare quel gusto di comunità, al punto di trasformarmi in una creatura da sogno. Inventandomi e inventandoci. Una complicità non imposta, che cerca la propria realizzazione attraverso un progetto comune. Una trasgressione consapevole per trasformare questo universo in un duraturo sodalizio…
Non abbiamo raggiunto un numero di adesioni tale per poter chiedere un sostegno. Benché alla fine di novembre non manchi molto, niente è ancora scritto. Oggi mi sento entro un ordine vulnerabile, avvolgente, riservato, seppure appena venato di malinconia… Grazie a chi ha lasciato la propria mail. Di cuore.