Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra. Dici questo. E ti muovi sempre. Dal 1994 non hai mai smesso di impegnarti in tutto il mondo. Con l’Ong da te fondata, hai fornito assistenza gratuita a milioni di pazienti. Hai promosso la costruzione di ospedali e posti di primo soccorso in diciotto Paesi nel mondo. Hai salvato vite umane. Senza chiacchiere. Senza retorica. Sostieni che la sanità deve essere pubblica e gratuita. Che non ha senso quella privata. Perché non si può fare profitto sulla salute delle persone…
Il mondo politico plaude alle tue attività, ma si guarderà bene dal sostenere le tue idee… Atteggiamento dello scrivere o del parlare, o anche dell’agire, improntato a una vana e artificiosa ricerca dell’effetto con manifestazioni di ostentata adesione ai più banali luoghi comuni…
Facile essere solidali a distanza di sicurezza. I patrimoni nascono tutti da cose riprovevoli. Il lavoro minorile, traffico di armi, scempi ecologici, frodi finanziarie, attività criminali… I profitti si fanno la guerra e i poveri muoiono. Il futuro è una cosa troppo seria per lasciarlo in mano ai ricchi. Ti sto scrivendo e non ti ho ancora chiamato per nome. Pane, lacrima, sorriso, sapore, colore, amore… La verità è nascosta, ma si lascia trovare da quelli che la cercano. Erit s’inchina davanti alla tua arte. Ci sono tracce visibili di te in ogni luogo. E gridano il mare, la terra, il vento, le stelle… Mi scuso per la lunghezza di questo sogno, ma non ho avuto il tempo di scriverne uno più breve.
Il tuo contributo è fondamentale. Accogli questa parola. Sorveglia la dignità umana