Il Sogno del giorno: 13 Settembre 2021

E’ stato uno di quegli incontri  in cui puoi fare esperienza di una cosa ma non darne una vera definizione. La parola è una composizione complessa costituita da movimenti di pensieri e immagini dalle molte definizioni. Non ha un corpo. E’ il corpo. Non è riducibile al movimento di un pensiero. Perché è una diversa composizione di diversi movimenti di pensiero che compongono una combinazione di sequenze. Non puoi ridurla. Latente nel suo volto e nella sua storia c’è la sua natura infinita. E il pensiero è la sua costante e progressiva complicazione…

Dunque il mio appuntamento è stato ingannevole. In realtà non potevo avere la presunzione di conoscerla. Mentre ne faccio conoscenza ho anche la visione concreta di una nuova forma di complessità. La comprensione va lasciata al futuro, perché la conoscenza non è compiuta. E’ tuttora in trasformazione. Nella sua forma debole, che è la comunicazione, è oggi diventata essenziale per l’esistenza collettiva. Bisogna fare chiarezza, alimentare dubbi. Non avere alcuna aspettativa e porsi molte domande. Mi rimane il suo sguardo. Non ho visto una parola sporca. Ho visto una parola infangata. Lei dice ciò che pensa. E non cosa è opportuno. E se il pensiero elabora anche ciò che non piace la parola mette fine a ciò che non piace. Mi restano le mani. La mia unica certezza. Edificio sublime tra la chioma del mare. Il miele sulle labbra. Sui tuoi piedi, sabbia e sale.  

 

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