Le attese si depositano, sedimentano, si stratificano, tornano a galla. Il tempo è relativo, può essere percepito in modo diverso, ma passerà comunque. Dobbiamo costruire legami. La rivoluzione è la nuova direzione del tempo. Il filo che attraversa la trama. Il pianeta può salvarlo solo chi lo ha condannato. Siamo sulla terra, ma non siamo i padroni della terra. La causa che rovescia l’effetto. Siamo parti dell’universo che contemplano l’universo. Vaste come un panorama, o angusti come un vicolo cieco. Non basta. Le cose non si muovono da sole. Sono necessarie poche persone. Con i piedi per terra, consapevoli, determinate e sorridenti. Non m’interessa chiedermi se funziona. Né, tantomeno, come funziona. L’unico modo per scoprirlo, è provarci… (continua)