… Di nido in nido, di chioma in fronda, agita il suo candore…

E’ delizioso rimanere immersi in questo strato di luce liquida che fa del tempo un essere diverso e sospeso. Ci sono idee che uniscono le persone altre che, ancor prima di dividerle, le distinguono. Erit ha un concetto drammatico della vita, e romantico: fa della vita degli altri, la vita propria. Non ama rarità e fenomeni di scarsa frequenza. Non la riguarda ciò che non giunge profondamente alla sua sensibilità…

Vincere la tentazione di essere parte di un mondo che apparentemente funziona. Scardinare questa indignazione che rimane emotiva, episodica, fluttuante. Sollecitare l’urto fra l’umano e ciò che si frappone alla sua felicità. Perché è da questo scontro che nascono tutte le cose, da un lato i pensieri, e dall’altro le azioni. Gli uni schiavi, le altre libere…

In questo universo l’idea politica non fa politica, vive politicamente. Non racconta agli umani che le ingiustizie esistono. Questo gli umani lo sanno già. Insegna che le ingiustizie possono essere sconfitte. Ed edifica le strade per poterlo fare. Lei si chiama erit. Di nido in nido, di chioma in fronda, agita il suo candore…

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