Una mattina mi son svegliato…

Un tavolo. Una piazza di una periferia romana. Attorno al tavolo centinaia di persone riunite per un’assemblea pubblica. In piedi sulla sedia il leader francese di Nupes (Nouvelle union populaire écologique et sociale), Mélenchon…

Arrivato in Italia per sostenere Unione popolare, il movimento nato nel luglio 2022, guidato da Luigi de Magistris, sostenuto da vari partiti e associazioni tra cui DeMa, Manifesta, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista…

Le persone fuggono dal proprio Paese per le guerre che finanziamo, dice Mélenchon, a causa dei cambiamenti climatici di cui l’Occidente è principale responsabile e a causa dell’atteggiamento predatorio delle nostre economie nei Paesi nord africani e dell’Africa Sub Sahariana. Ma vi pare possibile che l’Europa decida quanto debbano essere larghe le maglie delle reti per la pesca per i Paesi del Nord Africa, in maniera tale che peschino solo alcuni pesci mentre altri li possono pescare solo le navi dei Paesi ricchi?

Se questa è una posizione, almeno per me, senz’altro condivisibile, è altrettanto vero che in Italia siamo abituati alle improvvisazioni, alle sortite d’emergenza per turare una falla…

I progetti il più delle volte vengono regolarmente allestiti, ma se non ottengono un immediato riscontro, siamo portati a disfarcene subito. Senza seguire la buona regola di portar fuori il discorso dei diritti e dei doveri ogni giorno come uno dei primi fondamenti della vita democratica…

In questo caso, “nuotare contro corrente” spero che torni utile in un secondo momento, che non sia velocemente intrapreso e messo via. E anche dopo il 25 settembre gli resti qualcosa da dirmi…

Allora forse, deporrò anch’io la mia disponibilità davanti al voto…

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