Eccoci. Finalmente è arrivata la prima legge di bilancio approvata dal governo guidato da donna Giorgia. Aiuti a famiglie e imprese è stato il tormentone degli ultimi mesi, e ha messo d’accordo tutti: tanto la maggioranza quanto l’opposizione…
Per famiglia s’intendeva prevalentemente quel nucleo fondamentale della società umana costituito da genitori e figli. Oggi che sentiamo molte appartenenze e viviamo molti mondi, consumiamo famiglie su famiglie…
L’orizzonte familiare si sposta sempre più avanti e si allontana, anziché avvicinarsi e assumere contorni più netti e definiti. Ci sono le famiglie degli avvocati, dei medici, degli insegnanti…
L’appartenenza alle famiglie è scandita da quello che usiamo, da quello che vediamo, da quello che compriamo. Ogni nostra scelta (lo si voglia o meno), ci fa appartenere a una famiglia, più o meno circoscritta, più o meno riconosciuta…
Nell’idea di democrazia economica proposta da questa “coraggiosa” manovra finanziaria, la “scommessa sul futuro” è, con stringatezza aforistica: vivere senza soldi e senza diventare povero…
Sulla giustizia sociale, oscenamente dichiarata da questo esecutivo, non serve commento…
Per chi spinge (come me) all’impegno per un’idea di democrazia culturale niente di ciò che facciamo è inevitabile e ineluttabile. Dipende da noi. Se guardiamo alle forze parlamentari siamo privi di alternativa. Ma noi non siamo determinati. Possiamo ribellarci…
È e sarà sempre una questione culturale: il cammino umano è un futuro di possibilità e probabilità, non di determinazioni e bisogni. E il mercato non apre la strada alla felicità delle persone…
I governi che si succedono lo propongono e ripropongono. Gli invisibili e gli esclusi ne contestano gli effetti ma lo subiscono e assorbono la portata negativa degli eventi…
Il cambiamento è un privilegio. Una luce di rifrazione, debole, del tutto insufficiente. Un movimento illusorio di natura oggettiva che il soggetto crede di percepire. Il discorso di Bonaccini che ha annunciato la sua candidatura a segretario del PD è stato imbarazzante…
La sfida è pensare di poter partecipare alla vita politica senza sentirsi né invitati né autorizzati a prendervi parte. Il Sogno è quello che invita a svegliarsi. Ma è la fattibilità a tracciare la linea divisoria fra le opzioni realistiche e quelle di fantasia. E per questo serve il tuo sostegno…
Nei labirinti non ci si perde. Ci si trova. E se ne esce insieme…
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