Ha vinto l’astensionismo. Malgrado l’elevata posta in gioco, i ripetuti appelli per la partecipazione, la concezione del voto non solo come diritto, ma anche come dovere, 16 milioni di italiani hanno disertato le urne…
Quell’ideale etico che doveva delineare un’identità collettiva, fondato sul principio di sovranità popolare, sulla garanzia della libertà e dell’uguaglianza di tutti i cittadini, nell’applicazione pratica degenerato in un ‘ideologia posta al servizio dei pochi…
Se Stalin non è stato l’applicazione pratica del comunismo bensì dittatura, così come l’ISIS non è l’esplicazione dell’islamismo ma terrorismo, quella che ci ostiniamo a chiamare democrazia altro non è che un un mero strumento di selezione, un meccanismo di privilegio…
Un ideale reso inattendibile da una coercitiva imposizione ideologica, che invece di includere, esclude. Che assorbe la molteplicità in un’unica direzione, in un unico pensiero reputato il migliore e per questo legittimamente imponibile…
Un paravento culturale impuro, triviale, ordinato e retto dai mercati, incanalato nell’ideologia del consumo, che giudica i fenomeni sociali con stereotipi e luoghi comuni…
Una dottrina democratica che si alza in piedi davanti ai potenti e rimane seduta davanti al popolo, che trova rifugio in un cartellone pubblicitario buono per tutti gli usi. Questa è la nostra garantita e mimetizzata democrazia moderna…
Una concezione politico-sociale libertaria, demagogica, estremista, in cui i detentori del potere abusano del loro potere per legittimare e difendere i propri interessi…
Una maschera rappresentativa in cui ogni specie di disagio viene scansato non solo fisicamente, ma socialmente. Scartato anche dalle abitudini del pensiero. Ridotto a problema specifico, individuale, capace al massimo di smuovere compassione e non più condivisione…
Come se le disuguaglianze crescenti fossero solo il risultato di errori strategici, di valutazioni politiche sbagliate. Non c’è un partito che le rappresenti, una cultura che le renda visibili, un’idea che le sappia sommare…
Per l’ideale democratico i padri costituenti si sono battuti, per l’ideologia della democrazia lo Stato ha agito in modi discutibili o non ha agito. Il lavoro, che rappresentava la crescita sociale è stato confiscato…
Davanti ai diritti e ai doveri sanciti solennemente dalla Costituzione, di fronte al clima e alla guerra, si procrastina sempre, con i cittadini obbedienti alla civiltà democratica fino all’ultimo giorno…
Nelle forme di conflitto che provocano sentimenti di inadeguatezza e sofferenza. Sulla protesta muta. Con il rifiuto all’obbedienza. In queste scomodità, serve la democrazia…