Venerdì, circa le dieci del mattino. Una valigetta “24” ore si porta appresso una parola su rigo in movimento striato di efflorescenze superficiali e visibili con un paio di osservazioni perfettamente calzanti che cingono un giorno di filo blu…
Come ogni attore, prima che si apra il sipario, anche le parole indossano l’abito di scena, di modo che, non appena il rapporto col pubblico s’instaura, gli spettatori possano riconoscere subito in quale dimensione simbolica collocare la loro interpretazione…
Inizia per caso la prima parola, e in rapida successione la seconda e poi la terza. Filo del Discorso parla di una via lastricata di buone omologazioni, perché se volessimo veramente cambiare le cose dovremmo scrivere e non trascrivere…
Avvertire la necessità di alzarci dalla sedia e rischiare qualcosa. Internet non ridurrà le ingiustizie, le incrementerà. Libera Pensatrice afferma che nel teatrino social ogni utente mette in scena se stesso, mostrando solo le identità in cui ama proporsi nella vita pubblica di relazione…
Critica Severa, sostiene che le tanto sbandierate appartenenze, non dicano di consapevolezze culturali o vicinanze ideologiche ma esprimano, piuttosto, una ricerca d’orientamento. Il bisogno di una presa di posizione dai deserti e dai segni vuoti prodotti e riprodotti dal presente…
Realtà Tutte Chiacchiere, alla ricerca disperata di una qualche apparenza, dimentica rapidamente se stessa. Oggi e Domani, vivendo in un tempo improbabile, rendono velleitario ogni tentativo d’impiantare radici…
Venerdì, circa le undici del mattino. All’interno di una tranquilla mimetizzazione integrata con conseguente inquadramento nelle categorie evanescenti delle social-appartenenze, la riunione prosegue…