Oggi pensò per un attimo, poi scartò l’idea e cominciò a raccontare che tutta questa gente, tutto questo popolo che continua a svegliarsi e a darsi la pena di tirare avanti ogni giorno, è soltanto una manifestazione di cieca e vile obbedienza; un figlio – ancora bambino – di una scelta prescritta considerata un dovere sociale…
La solidarietà, messa nella posizione in cui la società la impone, altro non è che una sospensione temporanea della democrazia, un voluminoso cervello artificiale che indica dettagliatamente come sostituire la Costituzione repubblicana con delle regole stabilite a favore di una ristretta casta di privilegiati…
Passano le settimane, i mesi, gli anni, e lei è sempre ferma al disappunto, immobile. E quando attacca proditoriamente bottone, quasi istantaneamente si inibisce e cessa ogni sua azione aggressiva contro il presente. La solidarietà, caro cum panis, sono i luoghi dove hanno assemblato il marcio del mondo…