Il Sogno del giorno: 31 Dicembre 2022

Quando ti ho letto il mio primo pensiero è stato: ma che ti salta in mente? Le persone, erit, hanno già abbastanza problemi nella vita, non devi mica andargli a rovinare il tempo libero. Perché descrivere scene di rivolta?…

Almeno l’ultimo dell’anno, sfodera un po’ di diplomazia. I tempi cambiano e devi tenerti al passo. Rifatti il trucco. Cerca di avere qualche soldo a tua disposizione e finalmente la possibilità di far conoscere il tuo universo a un vasto pubblico…

La ricchezza è pur sempre una condizione umana, e trovo che sia un segno di cattiva educazione non augurarsi la felicità delle teste gonfiate, dei giornalisti maggiordomo, dell’allestimento scenico del braccio destro…

Un appuntamento di primo mattino per generare un fronte temporalesco dal mondo dei sogni, liquidare queste esistenze palesemente superbe, attraenti nel loro essere vestite di oziose strategie, è una bella pretesa…

Voglio attaccarmi all’orlo dei tuoi pensieri. Mi stai simpatica. Dopotutto la realtà è una patologia della rappresentazione, una compagnia di guitti che va per fiere, una rivelata pratica in tempo reale di uniforme copertura mediatica…

Ti racconto una storia, in modo semplice semplice. Una tromba d’aria investe una fabbrica di oggetti di cancelleria e, dall’altre parte del globo, su un paesello sperduto in culo al mondo, piovono penne dal cielo…

I Tg, che sniffano informazione, mollano tutto. Migliaia di inviati si accalcano lì. Mentana fa il maratoneta snob, Bruno Vespa lo special mezza calzetta, e fior di sapienti abbindolano suggestive analisi e brillanti osservazioni. L’auditel dà di matto, i social impazziscono…

La gente davanti alla Tv si convince che il loro dio abbia dato inizio al giudizio universale. Il presente cacasotto rimane a lungo fermo a guardare la sua immagine riflessa sullo schermo. La realtà diventa così come una striscia di velcro, e a furia di aprire e chiudere si logora…

 

Forse il futuro è un giorno senza misteri. Semplicemente aggiunto alla notte. Un testimone di un episodio, un quadro che deve venir fuori, dipinto in base alla prima impressione, su una tela che ha abiurato la modernità, da un intelletto nascosto e inutilizzato…

Riemerso dall’abisso in cui è sempre pronto a sprofondare. Domani. Forse la rivoluzione sarà il ritratto di una donna votata fino alla morte all’incubo degli amori non corrisposti, ragionevole al punto di sentirsi obbligata… domani… sì o no, erit?

Art

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *