Il Sogno del giorno: 24 Aprile 2023

Roma è lontana, Garbatella è vicina. Dimenticare la distanza,  le verità «ufficiali», la falsa memoria. Molto meglio una bella giornata fatta a piedi, direzione possibile vecchia maniera…

Riconoscersi in un giorno di partecipazione, non di vittoria. Il giorno che ne ha piene le palle delle trombe che intonano il silenzio, delle bocche che parlano ma non dicono, dei minuti spartiti, delle ore col lifting spacciato per realtà…

Perché il calendario civile racconti cosa è successo. Storia e memoria non sono cose separabili. Perché l’eccidio delle Fosse Ardeatine non fu rappresaglia per l’attento partigiano di via Rasella, ma omicidio continuato…

Perché il 24 marzo del 1944, i 335 civili trucidati dalle truppe di occupazione tedesche, non furono barbaramente uccisi, ma umanamente, uccisi…

Giacché i condannati a morte vennero individuati dopo una lunga trattativa. Scelte le modalità delle fucilazioni e luogo di esecuzione. Organizzati gli automezzi e il concentramento dei prigionieri…

Perché vennero uccisi 5 alla volta. La procedura di annientamento delle vittime durò oltre 5 ore, e in totale furono effettuati 67 turni di esecuzioni…

Perché, dopo l’eccidio, chiudendo con esplosivi le entrate delle gallerie, e facendo esplodere le cariche, erano abbastanza sicuri di occultare l’accaduto…

No, il rozzo e incivile barbaro non ha bisogno di spingersi fino a tanto. Soprattutto, non lo potrebbe. Questa è pura realtà che si incarna nel bisogno. Bisogno umano. Troppo umano…

E allora, forse, bisogna smettere di essere umani per continuare a essere umani. Già che ci sei, fammi un favore, pensaci: Roma è lontana, Garbatella è vicina…

 

 

 

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