Domenica trova soddisfazione in quello che il corpo sceglie prima della ragione. Di tanto in tanto interrompe i silenzi. Seguita da una scia bianca ed estesa come gli occhi del risveglio corre sulle labbra del giorno…
Di lettera in lettera, di spazio in spazio, comincia a tracciare queste righe di voglia. Si avvia fuori dai luoghi comuni, lasciandoci sfuggire dalla bocca un lembo di verità e lo manda a danzare sui blocchi di cemento…
Si è impegnata a rimaner fedele ai suoi valori. È una Domenica ideale. Resta in equilibrio sul riflesso finché non diventi orgasmo. Prolunga l’attesa ancora per un po’ prima della manifestazione del piacere…
Non nutre alcuna aspettativa. Si è messa in viaggio verso tempi lontani. Esce fuori dalle linee fluida, rapita da una creatività che arriva fino al punto dove è capace di fermarsi…
Rilegge. Raggiunge il passato, l’equilibrio presente, e raramente, il breve attimo di immobilità futura. La parola trova il suo posto nell’aria mentre l’aria prende il suo posto nella parola. E cospirano insieme…
