Domenica partiva da un punto situato molto oltre la mia capacità di comprensione, tra tetti d’ardesia, viottoli scoscesi, prototipi ideali, abitati sottintesi, monosillabi, sospensioni, ammiccamenti e accenni…
Si dilatava a specchio insondabile, e rifletteva che il livello dell’arte aumenta quanto meno essa resta prigioniera della persona empirica che la produce…