Finite le parole intascava i suoi silenzi e spariva senza indugio, come si conviene. Nella sua mente ordinaria i grandi ipermercati, gli enormi centri commerciali, i megastore meritano un’occhiata di rispetto: hanno fatto sì che in pochi anni i negozianti al dettaglio andassero in rovina. Le grandi multinazionali sono le basi neofasciste del prossimo futuro. Uno sfizio che lo sciame di barbari si può concedere: acquistare liberamente a prezzi scontati, possibilmente senza farsi vedere da nessuno…
Mi segui? È una questione pubblica. La fondazione Telethon, che ha come scopo quello di finanziare la ricerca biomedica sulle malattie genetiche rare, destina circa il 35% dei fondi raccolti alla ricerca. Tutto il resto va a finire al personale, ai servizi, agli ammortamenti, agli oneri commerciali e finanziari. Nella voce “Servizi” e “Spese materiali e di struttura” rientrano stipendi, compensi, emolumenti dei dirigenti e dello staff di segreteria, viaggi aerei in business class, pernottamenti in lussuosi hotel…
E io qui a chiedere al Signor Rossi e alla Signora Bianchi un piccolo contributo per poter finanziare questo progetto. Convinto che scrivere ogni giorno, ininterrottamente saranno passati, suppergiù, 700 giorni, possa meritare un segno di apprezzamento. Salvo poi scoprire che gli utenti non solo fanno le pulci (legittimamente) al sottoscritto chiedendosi perché mai dovrebbero sostenere eritArt, ma vanno anche a scaricarsi gratuitamente le immagini presenti nello shop. Capisci, è questa la differenza. Il cielo non cambia, la terra è ormai sterile. Adesso c’è silenzio. Lettore.
