Domenica non dice una parola. Avanza nuda verso il giorno. Dietro a lei, dei ragazzi. Non sono così poveri come si dice. Le parole sono là, popolano questo cielo indifferente…
Colloquiano vagamente. Del resto, come altrimenti parlare, in questo Paese. O si opta per il vago oppure si opta per parlare davvero, di dire tutto, esporre in dettaglio, e allora…
Se fossimo veramente democratici dovremmo redistribuire la ricchezza. Appartiene allo stesso mondo. Questi profitti oltre il limite pensabile e l’orizzonte della nostra immaginazione sono una forma di insania…
Non hanno alcun nesso con la nostra realtà. E noi, anziché ribellarci davanti al raccapricciante spettacolo di un presente che vomita diseguaglianze e sputazza piccoli diritti morti, gli teniamo devotamente la fronte, l’accudiamo con dolcezza…
Domenica esce da una storia verso il mare. Non ama le parole…