Ma ecco su uno schermo, su un concreto sogno personale di scelte, sull’onda di un motivo inserendovi che so?, qualche sciabordio di carillon, le parole che mi verrebbe più naturale di amare…
Era vero allora. Ed è vero oggi. E rimarrà vero per molto tempo a venire: tradurre le parole in programmi, i programmi in azioni, e le azioni in realtà. E scoprirsi sul versante degli errori…
Buona domenica ai traduttori…