Donna Giorgia è un bradipo supponente e tronfio. Dal suo osservatorio invita a fornicare con le illusioni di patria agganciate a un soddisfatto e rassicurante degrado. Parla dello stato come libertà e poi lo recinta in tante piccole emarginazioni della valutazione precotta…
Per lei, il potere è sempre e solo caldeggiare la comoda mediocrità bolsa e bacchettona, una sublimazione celestiale, estrema esaltazione della forma, possibilmente gerarchica e tecnicamente disciplinata. Un corpo politico da patologa della catalogazione…