Il piano infinito dell’esistenza

L’esistenza umana è una figura geometrica piana, formata da due linee perpendicolari tra loro, una orizzontale e l’altra verticale…

Siamo sulla terra, suppongo. Il rettangolo in cui va in scena la direzione continua orizzontale dell’uniformità formata dall’ipocrisia, dall’ambiguità, dalla finzione, dall’opportunismo…

La verticalità è l’Ente geometrico che si contrappone a quest’esistenza piatta. Quello che si estende nel senso della sola altezza, e trova in sé la forza e le energie per battersi e mettere in gioco se stesso all’interno di una visione etica e sociale…

La radicale prassi esistenziale che affonda le mani nelle carni straziate dalle bombe. Che opera, tampona, ricuce, amputa. Che dedica sotto tutte le latitudini l’intera vita alla lotta contro le morti degli innocenti…

Siamo di fronte alla solidarietà imbevuta di sacrificio personale, quel piano infinito dell’esistenza che infastidisce, turba, scuote, e interroga. La rivolta morale immersa nell’orrore quotidiano che si misura con l’iniqua distribuzione delle ricchezze e l’indifferenza delle istituzioni…

Siamo dentro un pensiero critico con lo sguardo fisso e gli occhi cerchiati, che può essere matematicamente definito indipendentemente dalla sua materiale esistenza…

È per queste grandezze (rarissime), per mantenere in vita questa traiettoria che bisogna continuare a chiedere giustizia, a lottare, a pretendere spiegazioni e conseguenze…

 

P.S. Il mondo politico plaude a queste attività ma si guarda bene dal sostenerle. I patrimoni nascono tutti da cose riprovevoli: lavoro minorile, traffico d’armi, scempi ecologici, frodi finanziarie, attività criminali. I profitti si fanno la guerra e i poveri muoiono…

Non voglio una piazza o un parco o una scuola che portino il tuo nome. La rivoluzione emanerà una légge, che raccoglierà la tua umanità e opererà con le tue mani…

 

 

 

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