Ho sempre preferito togliere, mai aggiungere. Le cose quando sono in abbondanza non danno più appetito. Vivo la felicità della privazione. Ogni rinuncia può diventare una fonte di gioia. Offrirmi una possibilità nuova. Può darsi da fare e farmi godere…
Se penso alla mia identità non penso a come rappresentarla, piuttosto a come nutrirla. Il contenitore non mi desta curiosità, è l’emblema di una deriva culturale dove l’apparenza conta più della sostanza…
RaffaPa è un nome composito di un ieri e di un oggi che provano a parlarsi. Non è un nascondersi. E’ firmare la rinuncia a essere perfetti. A quel sapere diffuso socialmente e incarnato nella scienza della produzione…
Preferisco non offrire quell’identikit che si materializza in un rimbalzo, nello stesso tempo imponderabile, e senza peso. Quel carattere che non è più una facoltà, ma diventa un esercizio di virtualità, un’equivalenza a merce…
La vita non è una rappresentazione. Nella vita in fondo si diventa, e voglio assumermi la responsabilità del diventare. Sono solo quello che tu pensi io sia. Nient’altro…